Ai Cittadini ferraresi
e p.c. - ai mercati
-
alle Agenzie di Rating
-
agli
Specialisti in Titolo di stato:
- Banca IMI S.p.A
- Barclays Bank PLC
- BNP Paribas
- Citigroup Global Markets Ltd-
Crédit Agricole Corp. Inv. Bank - Deutsche Bank A.G.
- Goldman Sachs Int. Bank
- HSBC France - ING Bank- JP
Morgan Securities PLC
- Merrill Lynch Int
- Monte dei Paschi di Siena
Capital Services Banca per le Imprese S.p.A
- Morgan Stanley & Co Int.
PLC
- Nomura Int
- NatWest Markets PLC- Société
Générale Inv. Banking - UBS Ltd. - UniCredit S.p.A
Quando capiremo..
Vogliamo difendere la
Repubblica italiana meglio di chi ci rappresenta
Cari concittadini ferraresi, sentiamo il bisogno di
condividere con voi queste riflessioni.
Non
ci possono essere mezzi termini. E’ questa una delle crisi istituzionali più
gravi dal 1945. Una nazione si è espressa con un voto e questo voto è stato
semplicemente annullato. I famosi “mercati”, le agenzie di rating e i grandi
gruppi finanziari si sono mossi e si stanno muovendo e si muoveranno con una
precisione e un tempismo perfetto. La pressione ideologica e reale che hanno
esercitato e eserciteranno anche sulle alte cariche dello stato è molto forte.
Così forte da muovere ad una serie di
errori politici il nostro Presidente. Molti lo ipotizzavano e sapevano da
tempo, ma rivederlo è sempre triste.
E’
in questi momenti che un popolo ha il compito di dimostrare la propria saggezza
e determinazione. Certo quando il cittadino è “costretto” ad essere più
consapevole di chi lo rappresenta la situazione è molto delicata, per non dire
grave.
Per
prima cosa, pensiamo che l’istituzione in questo momento vada difesa e non
attaccata. Nessun impeachment, non ne abbiamo bisogno. Non certo per difendere
l’uomo Mattarella in quanto con le sue
parole e la sua azione ha dimostrato di non aver compreso la questione. Invece
vogliamo difendere il volere della maggioranza, tutelando la minoranza. Questa
è la democrazia.
E’
necessario quindi difendere le istituzioni ma non è assolutamente sufficiente.
Occorre che noi cittadini ci uniamo in modo calmo ma risoluto rivendicando la
nostra libertà di popolo e il nostro desiderio di essere democratici.
Mattarella ha interpretato “a suo modo” lo spazio istituzionale, quello che
dovremmo fare è cercare di essere più consapevoli e democratici di lui. E
dirgli che siamo pronti a resistere al potere del denaro, alla sua supremazia
nei confronti della nostra libertà. Questi sono i sacrifici che dobbiamo essere
pronti a fare. Non i sacrifici che chiede un Cottarelli, ‘uomo di fiducia’ del
Fondo Monetario Internazionale, un altro le cui azioni non sono dalla parte
della stragrande maggioranza dei cittadini.
Pensate
alla narrazione della stampa quando i titoli in Borsa perdono valore. Cosa
dicono? “Bruciati 100 mld”. Non è vero, non è assolutamente vero. Quello che
succede è che i “100 miliardi” passano da una mano ad un’altra. E credo sia un
affronto all’intelligenza di chiunque dire in quali mani passano e/o pensare
che in questi momenti tutto questo accade per una legge del “libero mercato”.
Un’altra considerazione: sembra che tutta la nostra vita privata e
istituzionale graviti attorno a un punto, cioè “rassicurare i mercati”. No, noi
non voglio rassicurare chi investe in Borsa delegittimando il nostro voto e
danneggiando famiglie e imprese. Vogliamo rassicurare i nostri figli,
salvaguardare il dovere e il diritto al lavoro, rassicurare chi è in situazioni
di disagio o vulnerabilità. E credeteci non c’è alcun nesso tra rassicurare i mercati
e rassicurare la nostra vita. Anzi spesso è inversamente proporzionale.
Quando
capiremo che chi controlla l’emissione monetaria e la proprietà delle industrie
e del sistema produttivo di uno stato controlla anche intere nazioni, allora
saremo a buon punto. Quando capiremo che lo stato non è come una famiglia e non
ha bisogno dei soldi dei mercati per investire per il bene del suo popolo,
allora potremo salvarci. Quando capiremo che il Debito pubblico è un’operazione
di politica monetaria che serve a tutelare i nostri risparmi, allora i mercati
verranno alla nostra porta e saranno al nostro servizio.
Quando
capiremo l'enorme differenza che esiste tra rassicurare i mercati e far
prosperare le nostre imprese, passeremo dall'essere schiavi a una vita libera.
Se non lo capiamo la responsabilità non è di Mattarella (che evidentemente
"non ha questa consapevolezza") ma solo nostra. E questa è una buona
notizia.
Difendiamo la Costituzione, le istituzioni e cresciamo
in conoscenza e consapevolezza. Creeremo insieme un altro mondo. E un Italia in
relazione cooperativa con le altre nazioni non solo europee.
Gruppo ECOnomia di FErrara
gruppoeconomia.fe@gmail.com
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