C'è sempre un giorno dopo

C'è sempre un giorno dopo. E il giorno dopo non è mai come quello precedente, qualcosa è cambiato che tu voglia o no. Forse per questo è importante arrivare alla fine insieme agli altri, tenendoti la tua parte di umanità e rispettando quella degli altri.





Certo, puoi anche fare finta che sia rimasto tutto uguale e continuare sulla tua strada, ma se non trovi il modo di comunicare a te stesso che oggi è diverso da ieri, forse comunicherai un po' meno anche con gli altri.

In Sala Estense, in questa bella serata del 21 settembre 2016, sono andate in scena tante realtà, diverse per cultura, profondità e anche motivazione. Probabilmente con la stessa voglia di cambiare il mondo, di pretenderne uno migliore. E questo ti motiva, ti fa rischiare, ti fa mettere in gioco.


Ma le realtà sono diverse e anche la visione e non puoi non considerarlo, il giorno dopo. A me piace, tra le realtà sul palco, il Gruppo Cittadini Economia di Ferrara, e cerco di rappresentarne lo spirito, ma io sono io e sono uno. Mi piace perché è un "posto" dove c'è sempre stato il tempo di parlare, di dare spazio alle istanze e anche e soprattutto c'è sempre stato il tempo di aspettare.


Ma poi, ragionando, ha senso dover comunque "fare", pretendere la giusta ragione, perché gli altri sono lenti, e occupare spazi non concessi, invadere le coscienze altrui in nome del risultato finale?


E cosa si lascia poi indietro? I morti e i feriti piangeranno vendetta, succede in tutte le battaglie e per questo non vale la pena farle. Basta poco per fermarsi e ragionare e capire che a volte si può anche fare a meno del risultato finale, se il risultato appartiene solo a te stesso, in fondo. Potresti aver sbagliato, e comunque, se vinci da solo ... a che serve?

A che vale andare avanti da soli facendo finta di essere circondato da altri, di essere in compagnia.


Anche io vorrei arrivare in fondo. Vorrei arrivare in fondo, ma vorrei anche guardarmi indietro e non vedere morti e feriti ma tanta gente che corre insieme a me.


Ieri sera è stata una bella serata, mi sono emozionato alla fine, perché ho sentito la tensione di questi giorni calare e perché mi sono visto su un palco insieme a delle persone fantastiche, pronte a mettersi in gioco, rischiando di proprio. Mirco, Giuseppe, Gabriella, Pina, Gianfranco, Luca, Gustavo, la "Zi Zi Band" e Fabrizio che dall'alto della sua postazione ha curato tutta la parte tecnica, microfono, luci e ha reso possibile questa serata. Forse l'unico grazie da dire possibile, da darvi, è quello per avermi permesso di essere con Voi su quel palco.


A noi tutti un bel: "forza, non è difficile, possiamo farlo, possiamo provare a dimostrare che un altro modo di vivere è possibile". A chi pur stringendosi a noi non lo ha ancora capito, posso dire: "non è difficile, nemmeno per te! provaci."

Una bella serata. Ma oggi è un altro giorno, e le cose non sono uguali. 






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