Ma cos'è la moneta

 di Claudio PISAPIA

Parlare di moneta non è facile. Bisognerebbe spiegare cos’è, parlare della qualità o della gerarchia  delle monete, e poi bisognerebbe anche discutere sulla quantità: quanta moneta circola? Inoltre non dovremmo dimenticare di far cenno di dove circola questa moneta. Se sia uno strumento di potere oppure democratico, se le formule che la descrivono nei libri di economia sono valide o assolutamente superate e allora sul perché ancora vengano riportate. E via discorrendo. 
Per buona parte di questi quesiti spulciate www.monetapositiva.it per qualche spunto leggete il seguito!!
Intanto è’ molto importante capire cosa sia moneta, cosa possa essere definito tale perché da questo potrebbe anche discendere la comprensione di parecchi fenomeni, addirittura giornalieri, che avvengono intorno a noi.



Ad esempio normalmente le persone non capiscono davvero cosa vogliano dire le altalene della borsa. A volte vanno su e a volte vanno giù. A volte addirittura questi cambiamenti avvengono giornalmente e non si riesce a capire come sia possibile che da un giorno all’altro una borsa sia la cenerentola nel mondo e il giorno dopo ne diventi la regina.
I telegiornali ci riempiono la testa di queste informazioni, vedasi quanto successo con il Brexit negli ultimi giorni. Ma sono informazioni parziali, di facciata. Ci raccontano di numeri e percentuali che per i più non hanno senso e in realtà il vero messaggio è trasmettere paura o gioia a seconda dei desideri di chi invece capisce tutto di quello che sta succedendo. Un’asimmetria informativa che è alla base di tutto, del potere infinito di alcuni e della sudditanza estrema di altri, dei più per la verità. Del resto, ci dicono mai cosa veramente viene bruciato quando crolla una borsa? I dettagli intendo, qualcosa che veramente ci riguardi o ci aiuti a capire perché ad andare giù sono stati, ad esempio, i titoli bancari … cosa sono poi i titoli bancari …!!
E allora proviamo a capire la moneta, il denaro, quello che è all’origine di quel segno meno o più che ci racconta di  guadagni immensi, non nostri, o di perdite immense, che in un modo o nell’altro invece alla fine può condizionarci la giornata (questo perché chi perde trova sempre il modo di addossare le perdite alla collettività, cioè a quelli che mai partecipano ai guadagni).
Io direi che è moneta, denaro, soldi tutto ciò che è utile per comprare qualcosa. Utile nel senso che se mi viene accettato da altri, che se ci posso effettivamente comprare dei beni o servizi, allora posso dire di avere in mano della moneta, denaro, soldi.
Questo discorso esula dal concetto di moneta legale, credito o quant’altro e anche dal discorso se chi emette questa moneta, denaro, soldi usi la contabilità doppia e lo metta al passivo o all’attivo (cosa che comunque può fare solo uno Stato). Quindi da qualsiasi discorso di contabilità (questo lo dico per i colleghi del martedì).
Moneta è qualcosa che io possa spendere perché viene accettata. Quindi è moneta il denaro metallico, la banconota, il conto corrente, il credito bancario, le azioni, i derivati, ecc. ecc.
Non tutta la moneta è uguale però! E questo è importante. Infatti alcune di queste monete possono essere usate solo quando vi è fiducia che questa valga qualcosa, cioè venga accettata. La moneta metallica, ad esempio, siamo sicuri che sarà sempre accettata e anche le banconote in quanto moneta legale, cioè moneta emessa da chi è deputato per legge a farlo, solitamente una Banca Centrale. È una moneta qualitativamente superiore ad un derivato che tra l’altro non tutti sono capaci di utilizzare.
Se io creo un derivato, diciamo ad esempio una scommessa sul prezzo futuro del petrolio o sulla tenuta dell’economia di un Paese, e questo mi viene accettato da un altro operatore finanziario questa diventa moneta. Ovviamente una persona normale che si trovasse nelle mani un pezzo di carta contenente una scommessa del genere, a parte l’azzardo morale di accettarla, non saprebbe come utilizzarlo. Diversamente un operatore finanziario, mancante per definizione di morale, sa benissimo cosa farci, lo accetta e sa che altri lo accetteranno. Pensiamo a quei derivati comprati dalle amministrazioni pubbliche. E se lo comprano le amministrazioni pubbliche vuol dire che sono accettati, che stiamo parlando di moneta, denaro, soldi.
Quindi hanno un potere d’acquisto, una quotazione, sono validi e chi li tratta con essi compra terreni, case, aziende, municipalizzate, politici, amministratori o altro. 
Ma come tutte le cose qualitativamente scadenti circolano per un certo periodo e poi crollano, per poi ritornare. In fondo i derivati “derivano” da qualcos’altro, tra cui la fiducia. E la fiducia fa presto a venir meno quando è evidente la bassa qualità di questo denaro che a differenza, per esempio, della moneta legale non può essere garantita da uno Stato. Un raffreddore da qualche parte del mondo e questo tipo di moneta sparisce e siccome di questa moneta ce ne è tanta in giro, molto di più di quella “normale”, e gira soprattutto in borsa, ecco che queste crollano e i telegiornali ci tartassano con la notizia dei meno e dei più.
Noi possiamo avere un’idea precisa di quanta monete metalliche ci sono in giro, così per le banconote e i conti corrente. Basta una visita al sito della BCE o di Bankitalia. Non succede lo stesso per tutto il resto.
Oggi la maggior parte della moneta comunemente utilizzata sono bit elettronici di cui non si tiene un conto preciso data la sua complessità dovuta alla volontà dei nostri politici che da anni assecondano le esigenze di coloro che veramente contano: gestori di Hedge Funds, grandi operatori finanziari, banche d’affari, amministratori di multinazionali.
Lo fanno delegando la politica economica alle Banche Centrali “indipendenti” e legiferando in maniera consona alla libera circolazione dei capitali, all’eliminazione degli Stati nazionali, degli interessi dei cittadini e dei popoli.
Se si rende possibile speculare sull’economia dei Paesi, sul prezzo dei cereali, delle materie prime vuol dire che si sono ceduti i valori, il senso dell’umanità a favore del guadagno illegittimo, selvaggio, disumano. I mostri hanno invaso il pianeta terra e hanno capito che allargando il concetto di moneta, evolvendolo, potevano ottenere molto di più che attraverso guerre condotte da eserciti di uomini in armi.
Una scommessa diventa il mezzo di pagamento dei mostri che passano sopra le sofferenze, l’impoverimento, le catastrofi umanitarie utilizzando i servigi di altri mostri che brandendo la bandiera del libero mercato, della concorrenza, dell’opportunità piuttosto che della sicurezza e del rispetto umano combattono la loro battaglia che non è mai la battaglia dei popoli.
Che cos’è la moneta? Tutto ciò che serve a comprare le merci messe in vendita e tra queste la dignità di molti rappresentanti del popolo che prima o poi saranno chiamati a dare ragione questo scempio.
Questo è la moneta. Uno strumento senza costi di creazione e di gestione ma con altissimi costi umani. Uno strumento potente e in abbondanza estrema che però è a disposizione solo di alcuni. Talmente abbondante da non riuscire a rendicontarla eppure così scarsa per il popolo.
È così diversa questa immagine da 200 anni fa? O 300? Oppure 500?

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