Brexit

di Claudio Pisapia


Indubbiamente è in atto una campagna mediatica atta a dimostrare che la Brexit sia dannosa e che quanto meno gli Inglesi non ci guadagneranno. A me sembra invece che ancora una volta l'Inghilterra si stia opponendo alla supremazia tedesca che una volta si palesava con i carri armati e i caccia mentre oggi si avvale del potere finanziario. Un potere che le permette di trattare come sudditi i Paesi che non rispettano le direttive e i principi tedeschi, che non sono quelli della tradizione europea.

Gli Inglesi hanno scelto, e come sempre quando si dà la possibilità ai popoli europei di scegliere, scelgono meno Europa. Che non vuol dire sentirsi meno europei e più africani ma sentirsi, appunto, meno sudditi dei mercati e delle borse. Certo c'è ancora paura e incertezza perchè oramai sembra davvero tutto reale ciò che accade in borsa. Sembra normale ai più che ci si possa “quotare” come azienda che vale 100 ed essere portata a valere 1.000.000 solo per il fatto che le si dia fiducia. Sembra normale che le transazioni avvengano alla velocità della luce, fatte da computer superveloci e che ci si scambi il petrolio che verrà estratto tra vent'anni! Oppure che ci si scambi scommesse, fogli di carta che non hanno un sottostante, una giustificazione. Scommesse sul prezzo del grano e su tanto altro, scommesse che poi affamano intere popolazioni. Oppure che si impacchettino mutui da trasformare in derivati poi venduti in tutto il mondo.

Insomma sembra tutto reale e telegiornali e giornali e politici si accalcano ai microfoni a spiegare le tragedie del Brexit. I popoli non saranno più amici, il futuro è incerto.

Invece stanno difendendo un mondo finanziario basato sul nulla che rischia di crollare alla prima indecisione, che ci affamerà sempre di più e per questo dovremmo smettere di sostenerlo e opporci a quello che continuano a dirci, quanto meno a fare lo sforzo di non crederci più e ritornare al reale.


Intanto nessuno si chiede perchè poi questo crollo della sterlina non sia stato tanto alto, anzi in fondo ha tenuto benissimo ed è scesa meno che l'euro nei confronti del dollaro per effetto del QE di Draghi. Certo le cose possono essere buone o cattive a seconda di come si presentano. Posso dire che se la mia moneta cala allora vendo più merci, che è una cosa buona, oppure dire che per comprare devo spendere di più, che è una cosa cattiva. Bisognerebbe capire se ho bisogno di vendere o comprare prima di generalizzare.

E poi lo spread non poteva mancare. Come mai lo spread degli inglesi ha tenuto meglio di quello italiano? E come mai sono crollate le borse di altri Paesi, tra cui l'Italia e la Spagna, molto meno di quella inglese che in fondo ha tenuto abbastanza?

Forse perché è più facile difendersi quando si ha una propria Banca Centrale mentre noi non ce l'abbiamo?

E cosa dire delle incertezze bancarie dovute al fatto che queste non hanno più uno Stato dietro a difenderle grazie a legge suicide eurogermaniche (Unione Bancaria e Bail in)? Che con queste leggi le banche sono sempre più esposte e a rischio crollo? E per questi motivi, forse, che l'incertezza cresce non tanto a causa dei Paesi che democraticamente decidono del loro destino ("troppa democrazia").

E poi la pochezza di chi urla che è stato un errore far votare i cittadini, qualcuno da radio 1 farneticava che non bisogna interpellarli per “questioni politiche” o “sui trattati internazionali”. Cioè sulle cose che principalmente condizionano le nostre vite non dovremmo scegliere ma subire. I trattati europei sono entrati nelle nostre case, nelle scuole, nei risparmi, in tutto ma noi non dovremmo decidere. Assurdo che si permetta di dire queste cose da una radio pubblica.

La Gran Bretagna ha deciso perchè ha potuto decidere. E' questa la prima vittoria! e in un mondo normale quel Cameron lì dovrebbe essere un eroe dei diritti civili (si lo so, non lo ha fatto apposta, ma tant'è!!)


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