IL GIORNO DOPO!

Eccoci qua, il giorno dopo la Fiera “tuttaunaltracosa”!

Siamo stati 3 giorni in Piazza Ariostea dove abbiamo parlato con tanta gente a cui abbiamo spiegato il perché del nostro stand e della nostra presenza in quella piazza. Anche ai nostri incontri e’ venuta tanta gente, certo eravamo in contemporanea con Internazionale e un po’ distanti dal centro di Ferrara con i suoi appuntamenti di punta, ma il risultato e’ stato comunque buono.


Molta gente si e’ dimostrata sensibile agli argomenti relativi al sistema monetario, quelli con cui abbiamo parlato hanno compreso che è possibile fa girare il mondo in un altro modo, che il benessere può trovare migliore distribuzione se si cambiano i presupposti e che l’unica difficoltà per farlo è decidere di volerlo fare veramente.

Più di qualcuno ha sottolineato che l’essere umano ha sempre voluto prevalere sui suoi simili e non c’e’ occasione nella storia dove questo non sia stato dimostrato. Ma la storia a volte funziona come il telegiornale, racconta solo le cose brutte. Guerre, soprusi, tragedie, distruzioni sono documentate e dimostrano la negatività dell’uomo, ma io credo che se scrivessimo di chi ha aiutato il suo prossimo e si e’ dato da fare per migliorare il posto in cui viviamo saremmo costretti ad allargare le nostre biblioteche. O forse no, perché semplicemente del bene fatto dall’uomo non ce ne accorgiamo, perché come l’aria c’e’ sempre stato ed e’ dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di documentarla, e allora probabilmente non ne possiamo scrivere, senza però nemmeno poter negare la sua presenza.

Ma di questo avremo tempo per parlarne, adesso concentriamoci sulla riforma del sistema monetario che ci permetterà di ridare subito dignità a tutte le persone, di dare pane e un posto in questo mondo senza dover vagare. Ci potrà permettere di abbattere quei muri che continuano ad essere costruiti per non permettere ad un essere umano di avvicinarsi ad un altro. Quel uno per cento della popolazione mondiale che possiede il 50% dei beni del mondo sta costruendo muri invalicabili e noi, relegati in fondo alla classifica, ci affanniamo a creare altri muri assegnandoci delle differenze in base a quanti ossi siamo riusciti a racimolare. Come cani in un recinto.

La moneta, da mezzo di scambio, e’ diventata strumento di morte, di disperazione e di follia. Intorno alla moneta si decidono i destini del mondo e si sta’ decidendo il destino dei suoi abitanti.
Ma non e’ l’unico modo. Noi ci crediamo e se ci crederanno sempre più persone non sara’ più una nostra fantasia ma la realtà per le nuove generazioni.

Il debito oltre che una follia e’ una finzione, la contabilità che prende vita e sottrae risorse dall’economia reale in nome e per conto di quel uno per cento.
Lo Stato non ha bisogno di finanziarsi sui mercati finanziari. E’ un sistema questo che alimenta debito e povertà per il 99% della popolazione e ricchezza per finanzieri e banchieri. Basterebbe che l’emissione monetaria fosse fatta da un organismo pubblico, trasparente e democratica, funzionale all’interesse dei cittadini (quelli veri, dell’economia reale) e tutto comincerebbe ad essere diverso.

Cominciamo a contarci.
Sulla destra in altro puoi firmare la nostra petizione. Cosa chiediamo?

La BCE sta stampando moneta attraverso un’operazione di Quantitative Easing e questo  dimostra alcune cose:
-       che il denaro viene e può essere creato dal nulla se serve;
-       che i titoli di stato possono essere comprati da una Banca Centrale;
-       che se una banca centrale compra titoli può far abbassare il livello del debito pubblico;
-       che quindi il debito pubblico e’ una questione contabile.

Purtroppo però:

-       la BCE non da’ i soldi creati direttamente agli Stati comprando i suoi titoli ma gli stessi vengono acquistati sul mercato secondario dalle banche private;
-       passando per le banche private l’interesse pagato dallo Stato che li riceve e’ comunque più alto che se fossero comprati direttamente da una banca centrale, pubblica, dei cittadini;
-       il denaro creato viene utilizzato poco per comprare titoli di stato, di cui però si assumono la responsabilità gli stati e non la BCE, un poco, a discrezione, per l’economia reale e, tutto il resto, per la solita finanza.

In questo caso noi chiediamo che il Quantitative Easing venga fatto per i cittadini e non per le banche. Chiediamo che quei 1.160 miliardi che la BCE si dice pronta a stampare siano accreditati direttamente ai cittadini dell’eurozona in modo che da questi ultimi vengano immessi nell’economia reale attraverso l’aumento della loro capacità di spesa. Non abbiamo bisogno di speculazioni, bolle finanziarie ne’ di continuare ad arricchire il sistema finanziario e bancario.


Puoi firmare cliccando in alto a destra e riempiendo il modulo. Useremo il tuo contatto per contarci e, quando saremo un buon numero, per sensibilizzare i nostri politici  perché si impegnino ad un vero cambiamento che non può che iniziare dal riprendere il controllo della politica monetaria ed economica.

Commenti